Birrificio artigianale Styles

Il Birrificio Styles...

… nasce grazie alla passione di Christian Barchetta per tutto il processo di birrificazione che porta ad avere in mano e a bere una delle bevande più famose e bevute al Mondo, La Birra.

Partiamo dalle sue parole….

“Oramai sono passati più di 10 anni da quando mio cugino mi regalò il classico kit per fare birra a casa. Quello con malti pronti che si trovava su eBay a poche decine di euro…..”

Da quel giorno inizia a crescere la passione e piano piano si prepara il terreno per il sogno.

Dopo 2 anni passa al ALL GRAIN, ovvero selezionare le materie prime, malti, luppoli, lieviti e creare delle ricette personalizzate da custodire con cura e migliorare giorno dopo giorno.

Al terzo anno di esperienza costruisce un impianto semi professionale e inizia ad aumentare il litraggio.

Prosegue e si perfeziona sempre di più partecipando a molti concorsi Home Brewers (chi fa birra artigianale a casa) composti da giurie di sommelier di birra certificati che giudicano le birre.

Cristian vince molti concorsi in tutta Italia e nel 2017, per la prima volta, partecipa al Campionato Italiano Homebrewer composto da 8 tappe in tutta l’italia dove i birraioli devono preparare diversi stili e si piazza al 13esimo posto su più di 100 partecipanti!

Nel 2018 inquadrata la situazione ci riprova e arriva tra i primi 5 d’Italia classificandosi quarto su 130!

Nel 2019 gareggia in coppia con un grande amico (Roberto Perticarini) arrivando settimo su 140 partecipanti ma la testa era già alla costruzione del sogno.

Nel 2020 il sogno si avvera!  

Cristian apre il suo birrificio dove poter mettere in atto tutto quello che ha imparato in questi anni e poter farlo gustare a tutti voi!!!!

Nasce il Birrificio Artigianale Styles!

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APA American Pale Ale

Descrizione

Lo stile APA è uno dei più diffusi al mondo ed è nato grazie all’intuito dei produttori di birra degli Stati Uniti che hanno iniziato a utilizzare luppoli statunitensi. Ma andiamo a vedere insieme quali sono le caratteristiche di questa tipologia di birra.

LA STORIA DELLE APA (AMERICAN PALE ALE)

Lo stile American Pale Ale, chiamato comunemente APA, è nato negli Stati Uniti, ma ormai diffuso e amato in tutto il mondo. Spesso vengono confuse con le Indian Pale Ale, simili all’apparenza, nonostante queste ultime possano raggiungere invece una forte gradazione ed sfoggiare una generosa luppolatura. Ma non è raro che alcuni produttori vendano APA sotto il nome di IPA.

Le IPA anticamente erano esportate anche verso l’India, e la leggenda comune narra che proprio dalla destinazione derivi il nome di queste birre. Tuttavia varie fonti ci informano che anche originariamente le birre Pale Ale prodotte per il consumo interno avessero queste caratteristiche: buona gradazione e forte luppolatura. Caratteristiche che migliorano la stabilità del prodotto.

Nelle APA invece, nonostante sia presente un livello di luppolatura importante, non vengono mai raggiunti i livelli delle IPA.

Ma andiamo con ordine, cosa significa il nome American Pale Ale? Nell’acronimo APA, la “A” sta per “Ale”, ovvero una birra prodotta con lieviti di alta fermentazione, “Pale” invece indica il colore della birra. Originariamente le APA presentavano un colore chiaro, ma ad oggi tendono più all’ambrato, colore dovuto ai malti speciali impiegati. E infine la nazionalità, ovvero Americana, per via dell’origine dei luppoli utilizzati, comunemente più fruttati e meno erbacei e resinosi di quelli inglesi.

CARATTERISTICHE, AROMI E NOTE DI DEGUSTAZIONE

Lo stile APA spesso viene confuso con un’altra tipologia di birra, molto diffusa negli Stati Uniti, ovvero le IPA.

Nelle birre APA ambrate, le note del caramello e del tostato vanno a fare da contraltare all’amaro del luppolo americano. I luppoli utilizzati nelle American Pale Ale richiamano alla mente il sapore degli agrumi, e possiedono un profumo avvolgente, con note speziate, floreali, di resina e pino. Tra quelli più utilizzati c’è il Cascade, seguito da Amarillo, Centennial, Chinook, Citra, Summit, ecc…

Le APA vanno servite fresche, e si caratterizzano per una buona quantità di schiuma.

ABBINAMENTI CIBO CONSIGLIATI

Le APA, grazie alla loro gradazione contenuta, sono birre versatili, che possono essere abbinate felicemente a piatti gustosi, non troppo strutturati; oppure semplicemente bevuta da sola, per poter godere al meglio delle fresche note dei luppoli.
Il loro retrogusto amaro le rende ottime insieme a preparazioni dove impieghiamo erbe amare, piatti grassi o briosamente piccanti. Quindi via libera a arrosti con patate al forno, hamburger e patatine fritte con salse grasse o saporite, ma anche a semplici insalate con pollo alla piastra o ai ferri.

Session Ipa

Descrizione

Se c’è uno stile che ha dato il giro di vite a quella che viene comunemente definita “Rivoluzione della Birra Artigianale”, è proprio l’IPA.

Con il passare degli anni, e delle ricette, però lo stile IPA è diventato all’ordine del giorno ed è quindi stato necessario “reinventarlo” un po’. Così, dopo innumerevoli esperimenti si è arrivati alle Session IPA. Molti di voi forse non ne avranno mai sentito parlare, secondo alcuni non si tratta infatti di uno stile vero e proprio, ma piuttosto un “sottostile”. È vero però che le Session IPA hanno caratteristiche ben definite, come vi spiegheremo tra poco.

Ma cosa sono le Session IPA? Niente di più che il frutto dell’esplorazione nel territorio delle IPA a bassa gradazione alcolica. Oggi impareremo a conoscerle, insieme. Continuate a leggere se siete curiosi di saperne di più sulla loro storia, le caratteristiche e tante altre curiosità.

LA STORIA

Forse avrete già sentito parlare del termine “Session”, se così non fosse, con questa parola si identificano tutte quelle birre con gradazione alcolica inferiore al 4,5%. Le Session IPA hanno iniziato a diffondersi negli Stati Uniti, dove si sa, vale il detto “più grande è, meglio è”. Infatti, per rispondere alle esigenze del mercato, si è creata la necessità di dare vita ad una IPA con bassa gradazione alcolica.
“Session IPA” però da molti non viene considerato come uno stile vero e proprio, ma le sue caratteristiche sono piuttosto definite.

LE CARATTERISTICHE

Esistono però diverse differenze su quale sia la soglia che definisca una session beer o meno. Ad esempio una Session IPA inglese si colloca sotto al 4%, mentre negli Stati Uniti, il limite indicato è quello del 5%.

Gli esperti di birra, anche voi ne avrete uno tra i vostri, ne siamo sicuri, considerano le Session IPA una versione un po’ contraddittoria dello stile IPA. Infatti, solitamente la IPA è una birra che prevede un contenuto alcolico decisamente superiore alle soglie che abbiamo indicato prima. Ad esempio per le English IPA si aggira tra i 5,1% e 7,1%, mentre per le American IPA tra 6,3% e 7,6%.

I puristi obietteranno che una IPA preparata come si deve, secondo le linee guida, sarà difficilmente “sessionabile”, e sarà difficile anche berne diversi bicchieri senza sentirne il peso alcolico.

Volendo individuare le sue caratteristiche in pochi semplici tratti, le Session IPA di solito sono più amare di una APA, con un finale secco. Il corpo è snello e il colore è dorato.

ABBINAMENTI

La Session IPA è una birra perfetta per la stagione calda. Potrete abbinarla a una squisita focaccia, una spianata con la mortadella, e con diversi salumi, dal prosciutto alla spalla cotta, passando per la pancetta al vapore. Ma è anche la sposa perfetta per un Club Sandwich, per una buon risotto agli asparagi, o per formaggi saporiti, come il caprino.

Ipa

Descrizione

Cosa significa birra IPA

Nonostante varie tesi sulla sua origine, la maggioranza degli storici è d’accordo che, quella che in un secondo tempo sarebbe stata stilisticamente denominata IPA (India Pale Ale), altro non rappresenta che una Pale Ale realizzata con un’elevata “attenuazione” ed un’energica luppolatura per essere spedita in India all’epoca del colonialismo inglese.

 

Tali caratteristiche permisero di sopportare meglio le difficoltà dovute ai lunghi viaggi garantendo una migliore conservazione.

 

Col trascorrere degli anni il grado alcolico e la fama diminuirono e lo stile potenzialmente cominciò ad entrare in disuso verso la seconda metà del XX secolo quando si ritornò a richiedere Pale Ale e Bitter senza specifiche caratteristiche: sono gli anni che videro l’ascesa delle Pils e Lager.

 

La rinascita dello stile lo si deve al “Rinascimento birraio americano”.

 

Anche negli Stati Uniti, dove le India Pale Ale erano state create, apprezzate e diffuse ampiamente nel Nord-Est, queste grandi birre furono dimenticate ma, a cavallo tra il 1970 e il 1980, i giovani microbirrifici della West Coast scorsero in questo stile quello che più si prestava all’esaltazione dei pregevoli luppoli coltivati nelle regioni che si affacciano sull’oceano Pacifico.

 

Da questo momento le birre IPA e le cugine oltreoceano, le APA, sono salpate alla conquista del mondo e stanno vivendo un’era di grande espansione e un boom produttivo continuo.

 

CARATERISTICHE

 

Aspetto

Fra un dorato ed ambrato intenso sino ad un rame chiaro. Le versioni non filtrate con dry-hopping possono apparire torbide. Schiuma color crema, compatta e mediamente persistente ma di ridotte dimensioni.

 

Sentori olfattivi

Tipico aroma di luppolo floreale-erbaceo, speziato (pepe), agrumato (limone, pompelmo e scorza d’arancia) e terroso che si frappone tra moderato a moderatamente alto. Alcune versioni possono avere una nota sulfurea.

 

Note gustative

 

Al palato sfodera un corpo morbido da medio-leggero a medio, caratterizzato da un tono astringente originato dal luppolo. Il gusto è dominato dal sapore, da medio ad alto, del luppolo che conferisce un amaro da moderato a dominante. La sapidità dello stesso dovrebbe rispettare l’aroma.

Retrogusto secco e grado alcolico compreso tra il 5 e 7,5%.

COSIGLI DI ABBINAMENTO

 

Affettati, insaccati dolci e piccanti – carne leggermente affumicate e quindi moltissime specialità al BBQ e alla griglia – formaggi stagionati, semi stagionati e a pasta molle – cibo molto speziato ed etnico.

Da consumare anche da sola per la sensazione di freschezza che apporta.

Birra Blanche

Descrizione

La birra Blanche o bianca, è conosciuta anche come Wit, o Witbier. La sua origine è nord europea.

La particolarità’ di questa birra è dovuta ad una bassa presenza di luppolo e all’aromatizzazione.

Già in tempi medioevali veniva prodotta con diverse miscele di erbe aromatiche come l’achillea, l’artemisia, il marrubio e spezie come zenzero, chiodi di garofano, noce moscata, ginepro, ecc.

Queste miscele fungevano da antiossidante e conservante assicurando un mantenimento per periodi lunghi e stagioni calde.

Le materie prime che si utilizzano per queste birre sono malto d’orzo e frumento non maltato.

Viene di solito utilizzato malto base come Pilsner.

Nella nostra Blanche è stato utilizzato un mix con una miscela 50 e 50 essendo una birra ricca di proteine e il lievito poco flocculante fa si che questo stile ha un colore giallo paglierino, e una velatura opalescente.

Come spezie abbiamo inserito buccia d’arancia e coriandolo macinato.

E’ una birra molto fresca e dissetante grazie al lieve sentore acidulo dato dal frumento.

Una birra perfetta per gli amanti delle bionde con un grado alcolico basso, qui siamo al 5%.

Un’ottima birra da aperitivi o piatti leggeri come carni bianche o pesce ma anche con fritti formaggi e dessert a base di miele…..

Rauchbier

Descrizione

Le birre affumicate (rauch sta appunto per fumo) sono l’esempio di come una comune pratica –cioè quella di essiccare il malto esponendolo al calore diretto del fuoco– abbia riguardato diverse produzioni di birre tedesche.

Siamo in Franconia e in particolare Bamberga e dintorni, dove l’affumicatura dei malti è divenuta una sorta di bandiera, grazie alla perseveranza di alcuni produttori.

Pratica che si riflette nella tipicità delle produzioni locali (weizen, bock e doppelbock solo per citare alcune) arricchite dal contributo affumicato del malto.

Ma certamente l’espressione birraria a cui oggi si associa questa tecnica è legata in particolar modo alle Märzen.

Le Rauchebier, nell’accezione odierna del termine, sono di fatto märzen affumicate.

C’è una storiella carina che colloca la nascita dello stile all’interno di un chiostro in cui scoppiò un incendio che affumicò accidentalmente i malti presenti in sala cottura. Una storiella, appunto.

CARATTERISTICHE

Parliamo di märzen, quindi di una lager (sinonimo di bassa fermentazione) ambrata:

ASPETTO: schiuma abbondante e di colore variabile dal rossiccio-marrone. La birra è limpida tra il rossastro e il ramato scuro.

NASO: le note affumicate dominano il naso, seppur con intensità variabili. I sentori potrebbero ricordarvi il fumo, la pancetta (ma anche lo speck affumicato, la scamorza..).

Le note di malto non affumicate completano il tema olfattivo con rimandi al pane e la sua crosta, miele, il caramello, la frutta secca, ecc.

IN BOCCA: il sorso fa il suo ingresso in bocca con un accenno di dolcezza, mitigata dall’anidride carbonica, solitamente ben presente, dalla buona attenuazione (secchezza) e da un accenno di amaro. Il corpo medio e l’alcol moderato (4.8- 6 % vol) completano il tutto.

 

ABBINAMENTI: esprime il massimo accostata a salumi affumicati o cotture al BBQ. Da bere anche da sola meditando tra profumi e sensazioni immaginandone la somiglianza.

American Stout

Descrizione

Le American Stout sono birre scure americane, torrefatte e alcoliche, con una decisa presenza di luppoli. Sono birre derivati dalle tradizionali Stout inglesi e irlandesi e prodotte dai birrifici artigianali statunitensi.

IMPRESSIONI GENERALI
La birra Stout scura e alcolica, molto torrefatta, amara e ben luppolata. Ha il corpo e i gusti tipici delle Stout ma con più amaro e carattere.

AROMA: malto torrefatto da moderato a elevato, spesso con le caratteristiche del caffè o del cioccolato scuro/fondente. Aroma del luppolo da medio a molto basso, con toni agrumati o resinosi.

ASPETTO: colore generalmente nero corvino con schiuma abbondante e persistente di colore marroncino chiaro.

GUSTO: malto torrefatto da moderato a molto elevato, con note di chicchi di caffè o cioccolato dolce-amaro. Dolcezza da bassa a media spesso con ricchi gusti di cioccolato o caramello. Amaro da medio ad alto. Gusto di luppolo da basso ad alto, in genere agrumato o resinoso.

IN BOCCA: corpo da medio a pieno e può essere cremosa.

ABBINAMENTI: esprime il meglio di se con dolci ma anche bevuta da sola.